“Lo faccio fare a mio cugino che è bravo con queste cose” è una battuta che chi lavora nel social media marketing e fa (seriamente) il social media manager conosce bene.
Perché ha un fondo di verità, come tutti i luoghi comuni.
E se è vero che, di base, curare i social network di un’attività, di un blog o di una personalità pubblica o influencer, oppure semplicemente i nostri profili personali, è qualcosa che anche chi è alle prime armi può – tecnicamente – fare in virtù nella natura estremamente accessibile delle pagine di gestione di un qualsiasi social (Facebook, Instagram, LinkedIn ma anche YouTube), chi ha tentato almeno una volta di cimentarsi partendo da zero ha subito incontrato difficoltà tipiche, come:
- “non pensavo ci fosse così tanto lavoro dietro!” (questo accade si solito entro le prime settimane)
- “davvero esistono degli orari specifici per pubblicare i post?”
- “devo pubblicare davvero almeno un post al giorno? Ma non so cosa postare\non ho tempo!”
- “come faccio ad aumentare i click e i commenti\come faccio ad acquisire più follower e Mi Piace?”
- “come si usa la Business Suite di Facebook?” (Quando scatta il panico)
E tante altre.
La realtà è che l’utilizzo professionale di un social media è un lavoro molto più complesso e metodico del semplice “postare qualcosa”. Richiede una strategia e capacità di programmazione, e la necessità di saper raccogliere, leggere e interpretare gli analytics. Ovvero i dati su traffico, tendenze, andamento e portata di post, campagne, Ads, eventi etc.
Un social media manager professionista conosce i vantaggi di usare dei tool che lo aiutino a gestire e programmare il suo lavoro, strumenti esterni alle piattaforme classiche come Facebook Business Suite.
Di tool online utili per monitorare su un’unica piattaforma le proprie attività, programmare i post, consultare gli analytics e controllare e raccogliere le mentions al proprio brand o profilo pubblico ne esistono tanti, e ciascuno con la sua funzione principale.
Per questo, orientarsi potrebbe non essere semplice. Quali sono dunque i social media tool migliori da conoscere e usare nel 2021? Quali sono, tra questi, quelli più indicati per le nostre necessità? Quanto costano e a cosa servono?
Scopriamolo in questa carrellata!
5 tra i migliori tool All-in-one per i social media
Come dice il nome stesso, queste piattaforme di social media marketing permettono di gestire in un unico profilo… tutti i nostri profili!
Programmare e calendarizzare post, rispondere ai messaggi, analizzare costantemente la presenza social e la portata dei contenuti, analizzare le parole chiave e le tendenze, e tanto altro ancora.
Essendo piattaforme complesse, il loro costo potrebbe essere più indicato per web agency o team di lavoro numerosi (spesso forniscono anche un gestionale per il co-working). Per un singolo i prezzi potrebbero essere troppo elevati a un primo impatto, ma le aziende forniscono sempre dei piani standard o dei periodi di prova gratuita utilissimi per sperimentare le potenzialità della loro piattaforma!
1. Sprout Social, il più usato
Forse il tool per il social media tool monitoring più usato dai professionisti, Sprout Social è indicato soprattutto per aziende (anche pmi), agenzie e marketing team. Oltre alle funzioni di programmazione e monitoring offre anche nella sua versione standard (la più economica) un gestionale, possibilità di report delle attività di gruppi, profili e sui singoli post e un tool per creare promozioni a pagamento e Ads su Facebook.
Il tutto con una versione in italiano completa e ben curata e la possibilità di provare ogni piano gratis per 30 giorni!
Quali sono i prezzi di Sprout Social?
- standard: da 99 Euro\mese connetti fino a 5 profili social diversi, usa una casella social all-in-one per Facebook, Instagram, LinkedIn e Twitter, e usa una App dedicata per Android e iOS
- professional: da 149 Euro\mese connetti fino a 10 profili social, e in più la possibilità di report di confronto tra le nostre piattaforme social, analisi delle tendenze delle parole chiave e hashtag, e tutto il pacchetto standard, solo ottimizzato
- advanced: da 249 Euro\mese e pensato per le aziende che vogliono crescere, connetti fino a 10 profili diversi con la possibilità di avere un chatbot personalizzato, automatizzazioni e avvisi in tempo reale con notifica push e email dei momenti migliori per postare, e tanto ancora.
2. Loomly: avanzato con uno sguardo all’entry level
Loomly.com è un potente social media monitoring tool che offre dei piani competitivi con realtà come Sprout Social ma con uno sguardo all’entry level.
Loomly consente anche nel suo piano base fino a 10 account social contemporaneamente, e fornisce analytics di base, fino a due utenti per lo stesso account e funzioni utili anche per chi è alle prime armi, come hashtag suggestions per hashtag e keyword di tendenza e correlati ai nostri contenuti (analizzati a partire dai copy di ogni post). Con Loomly è possibile creare Ads a pagamento direttamente, senza usare Facebook Ads, e con budget massimo per ogni post che cresce a seconda del piano scelto.
Quanto costa Loomly e cosa include?
- base: 34 dollari al mese (circa 28 Euro) oppure 300 dollari (249 Euro) l’anno
- standard: 76 dollari al mese oppure 684 dollari l’anno, comprende analytics avanzate e creazione e condivisione di report in PDF e CSV, e modalità di lavoro off-line
- advanced: 159 dollari al mese oppure 1428 dollari l’anno, consente una personalizzazione totale della piattaforma, e connessione con gestionali come Slack o Microsoft Team
- premium: 332 dollari al mese oppure 2988 dollari l’anno. Tutte le funzioni del piano advanced più il custom branding, che consente di aggiungere logo e link alla propria attività\agenzia sui report e presentazioni, e di accedere a Loomly da più domini di proprietà. Gli utenti massimi che possono lavorare sullo stesso account sono 26.
- il piano enterprise è infine personalizzabile anche nei costi, con tutte le funzioni del piano premium e oltre 50 account social gestibili, nonché un account manager dedicato.
3. AgoraPulse: social media monitoring e CRM
AgoraPulse prevede un piano iniziale completamente free, per iniziare a usare la piattaforma e provarne le potenzialità.
Già con esso si ha la possibilità di gestire fino a 3 profili social, e l’account è valido per un solo utente (user): secondo l’azienda, il piano free ha tutto quello che serve per il libero professionista e il social media manager che deve fare esperienza.
AgoraPulse diventa un poco più costoso rispetto a Sprout Social o Loomly con i piani Pro, Premium e Enterprise (personalizzato), e parte dai 79 dollari al mese (se acquistiamo il piano per tutto l’anno).
Perché? C’è una ragione: oltre a tutte le potenzialità di gestione, organizzazione, pubblicazione, report e social media monitoring, AgoraPulse offre un software built-in di CRM col quale sarà possibile “tracciare”, ovvero raccogliere i dati dei propri follower, a scopi di marketing avanzato.
Sin dal piano free c’è l’essenziale per iniziare: tracking, CRM, uno strumento di calcolo e proiezioni ROI (return on investment) per le proprie campagne Facebook, la possibilità di conservare storici per un mese, una App e un servizio di tutorial. Attenzione! Il piano free consente un massimo di 40 post al mese, senza limiti attivando i piani a pagamento.
AgoraPulse sprigiona però tutto il suo valore a partire dal piano premium, indicatissimo per team di lavoro con più persone.
4. eClincher, social media monitoring per il B2B
Operate nel B2B? Allora dovreste pensare a eClincher.
eClicher è una piattaforma di gestione e monitoraggio multi social, rivolta specialmente a chi lavora nel campo del marketing business to business (B2B) perché comprende LinkedIn tra le piattaforme supportate e ha un piano basic già competitivo.
eClincher offre un periodo trial di 14 giorni e il piano basic parte da 59 dollari al mese o 602 dollari l’anno. Con esso avrete già la possibilità di gestire fino a 10 profili social da un campo larghissimo di piattaforme e applicazioni (come ad esempio Canva o Google Drive), capacità di programmazione di post illimitata e tante possibilità di customizzazione del servizio, reporting e un tool di automatizzazione RSS per sincronizzare ad esempio un sito o blog con i suoi profili social tramite il feed RSS.
Un tool interessante e unico di eClincher è il reputation manager, uno strumento che permette di monitorare il tempo reale le brand mentions e alcune keyword strategiche. Un servizio add-on attivabile a richiesta e a pagamento.
5. un nuovo arrivato (e pensato apposta per Instagram!): Later
Talmente “giovane” che prevede il servizio di management anche per TikTok (cosa che non tutte le piattaforme permettono ancora), secondo l’azienda, Later se la gioca sul piano dell’interfaccia: intuitiva, impostata sul drag & drop e semplice da usare.
I prezzi? Accessibili, a partire da un piano free con alcune limitazioni (niente hashtag suggestions ad esempio, o l’impossibilità di programmare Instagram stories, analytics ridotte) ma anche punti di forza come spazio illimitato nella propria library per foto e video.
A partire dal piano starter, Later sale decisamente di livello a un prezzo vantaggioso: 12,50 dollari al mese e possibilità di planning dei post Instagram, Facebook e Twitter, suggerimenti sugli orari migliori per postare (Instagram), e fino a 60 post al mese per ogni profilo social collegato.
Later non ha le potenzialità illimitate (e più costose) di altri “colleghi” nel campo, ma è pensato per essere agile e intuitivo, accessibile anche a chi sta ancora facendo esperienza, e rivolto soprattutto a liberi professionisti e team di lavoro ridotti. Il piano advanced, il più costoso, ospita fino a 6 users e costa circa 33 dollari al mese.
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