Le Pmax di Google sono ancora un elemento imperfetto nel panorama delle campagne PPC: nonostante ci accompagnino da diverso tempo, ancora sono necessari correttivi e introduzioni di nuovi componenti per ovviare a dei bug esistenti.

Proprio per questo motivo Google Ads ha recentemente introdotto importanti aggiornamenti alla sua piattaforma Performance Max: l’obiettivo è quello di offrire agli inserzionisti strumenti più efficaci e approfondimenti più dettagliati per ottimizzare le proprie campagne pubblicitarie.

Questi aggiornamenti puntano a migliorare la trasparenza e l’efficienza nella gestione delle risorse creative, rendendo più facile comprendere ciò che sta realmente trainando le prestazioni e offrendo raccomandazioni specifiche per migliorare le risorse che non stanno ottenendo i risultati sperati. Insomma da scatola nera misteriosa, le Pmax si stanno lentamente aprendo al controllo (seppur parziale) degli inserzionisti.

Andiamo a vedere cosa ha spinto Google a questi aggiornamenti e di cosa si tratta nello specifico.

Perché questi aggiornamenti sono importanti?

Gli inserzionisti sono sempre alla ricerca di metodi per massimizzare il rendimento delle proprie campagne pubblicitarie, e Google Ads rappresenta una delle piattaforme più utilizzate a livello globale. Le novità introdotte da Google permettono di avere un controllo più preciso sulle campagne pubblicitarie, grazie a nuove metriche di conversione per le singole risorse e una reportistica più dettagliata. Questo non solo aiuta a comprendere meglio le prestazioni delle campagne, ma offre anche suggerimenti concreti per migliorare gli asset creativi che non stanno performando come previsto.

Quali sono le novità?

Aggiornamenti nel reporting creativo delle Pmax

Uno degli aggiornamenti più interessanti riguarda la possibilità di monitorare le metriche di conversione per ciascuna risorsa creativa all’interno delle campagne Performance Max. Questo significa che gli inserzionisti potranno vedere quali elementi, come titoli, immagini o video, stanno contribuendo di più alle conversioni e quali, invece, potrebbero necessitare di miglioramenti.

Inoltre, Google fornirà raccomandazioni dettagliate su come migliorare le risorse creative. Ad esempio, se un determinato annuncio non sta generando le conversioni attese, la piattaforma potrebbe suggerire di aggiungere nuovi titoli o immagini più pertinenti. Questo tipo di analisi approfondita consente di apportare modifiche mirate, aumentando la probabilità di successo delle campagne pubblicitarie.

Approfondimenti sulle prestazioni semplificati

Google sta anche semplificando il modo in cui gli inserzionisti possono accedere agli approfondimenti sulle prestazioni. Invece di dover consultare più report per comprendere le fluttuazioni delle campagne, Google integrerà gli approfondimenti, le spiegazioni e le raccomandazioni in un unico cruscotto. Questo approccio centralizzato rende più facile identificare rapidamente i fattori che influenzano le prestazioni delle campagne, risparmiando tempo e migliorando la comprensione complessiva dei dati.

Ad esempio, se una campagna non sta raggiungendo gli obiettivi prefissati in termini di costo per acquisizione (CPA) o ritorno sulla spesa pubblicitaria (ROAS), il cruscotto integrato potrà fornire una spiegazione chiara e dettagliata sulle possibili cause, come modifiche nel mercato, vincoli di budget o modifiche nella concorrenza.

Reportistica sulla quota impression

Una delle novità più rilevanti riguarda l’introduzione del reporting sulla quota di impressioni acquisite all’interno delle Performance Max. Questa funzione consente agli inserzionisti di vedere come i loro annunci testuali e di Shopping stanno performando nei risultati di ricerca, fornendo una visione più chiara del panorama competitivo. La quota di impressioni indica la percentuale di volte in cui i vostri annunci sono stati visualizzati rispetto al numero di opportunità totali disponibili.

Con questa metrica, gli inserzionisti potranno capire quanto sono competitivi i loro annunci rispetto a quelli dei concorrenti e adottare le giuste strategie per migliorare la propria visibilità.

Cosa aspettarsi nei prossimi mesi?

Gli aggiornamenti al reporting delle risorse saranno disponibili entro la fine di questo mese, mentre le altre funzionalità, come gli approfondimenti sulle prestazioni semplificati e il reporting sulla quota di impressioni, dovrebbero essere già accessibili per la maggior parte degli inserzionisti. Google sta chiaramente spingendo verso un approccio più trasparente (cosa che gli inserzionisti hanno chiesto più e più volte) e orientato ai dati per la gestione delle campagne pubblicitarie, consentendo agli inserzionisti di ottimizzare le loro campagne con maggiore precisione.

Con questi ultimi aggiornamenti, Google Ads sta fornendo agli inserzionisti strumenti più avanzati per migliorare le prestazioni delle loro campagne Performance Max. Le nuove funzionalità di reportistica e approfondimenti permettono una visione più dettagliata delle risorse che stanno trainando le conversioni, offrendo suggerimenti specifici per ottimizzare le campagne. La possibilità di tracciare gli obiettivi di CPA e ROAS, insieme al reporting sulla quota di impressioni, consente di avere un controllo più preciso sulle prestazioni e di competere in modo più efficace nel mercato pubblicitario.

Sicuramente queste novità offrono agli inserzionisti una maggiore capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato, ottimizzare le loro risorse creative e massimizzare il potenziale delle loro campagne, portando a risultati migliori in un contesto sempre più competitivo. Ma siamo ancora a piccoli passi prima di poter avere “trasparenza” completa sul mondo delle Pmax di Google ADS.