Che tu sia un blog, un sito web che proponga e venda beni o servizi o un sito di informazione, fin dal primo momento uno dei tuoi obiettivi sarà quello di generare “click”, ovvero traffico, visite e conversioni al tuo sito web, farti trovare dagli utenti ed invitarli a cliccare sulla tua pagina e suoi tuoi contenuti, e possibilmente farlo restare a lungo a navigare sul tuo sito.
Un’operazione che come presto imparerai sarà lunga, e che implicherà un preciso lavoro di cura del tuo sito e di posizionamento e indicizzazione sui motori di ricerca (Google in primis) più usati dai potenziali lettori\utenti\ clienti. Ed un’opera che richiederà una strategia, più precisamente una strategia di SEO Marketing.
SEO? Search Engine Optimization, un metodo di scrittura ottimizzato per i motori di ricerca, “SERP friendly”, che se applicato nella maniera giusta ti aiuterà col tempo a toglierti tante soddisfazioni, a scalare le classifiche di ricerca sul web ed a scavarti la tua grande piccola nicchia in un campo immenso come… internet!
Ora, se sei già un titolare o gestore di un sito web, avrai già familiarità con WordPress, col concetto di meta-tag, parole chiave, Yoast, inbound link (come dici? Ti serve un ripasso? Clicca qui e anche qui, e trova tutte le risposte!), e se stai leggendo questo articolo vuol dire che il tuo obiettivo è applicare una strategia SEO che funzioni, che ti dia dei risultati nel medio periodo (Roma non fu costruita in un sol giorno), e che soprattutto siano duraturi nel tempo. Bene, la tua ricerca è finita! Scopriamo alcune “tattiche” per una scrittura SEO perfetta per i tuoi post e articoli, per il tuo e-commerce e per i tuoi servizi.
Consigli SEO Marketing, una premessa
Prima di partire con una raffica di consigli SEO, facciamoci una domanda: in che posizione è il tuo sito su Google? Dopo quanto tempo l’utente che cerca ciò che tu potenzialmente potresti offrirgli ti troverà su internet? Cerchiamo di capire quale sarà il tuo punto di partenza, e dove vogliamo arrivare da qui a pochi mesi con un lavoro mirato. Una semplice ricerca su Google (navigazione in incognito, non barare!) ci dirà come il sito, o una particolare pagina – magari proprio la landing page che hai scelto per i clienti – o un articolo si posizionano, su date parole chiave e SERP: così facendo avremo una rapida panoramica su dove sei tu, chi sono e dove sono i tuoi competitor diretti, e quanti posti vorremmo scalare. Fatto questo, alcuni tool essenziali per chi fa SEO, di facile utilizzo e lettura ci daranno altri dati, come l’andamento nel tempo del sito, il volume di ricerca di date parole chiave, un confronto con la concorrenza, i leader nel settore, ranking e authority della pagina, e la distribuzione di alcune parole chiave da noi utilizzate (ergo, dove sono andate a finire su Google).
SeoZoom.it, a pagamento, è il tool più adatto.
Leggendo e interpretando i vari dati, tieni sempre a mente alcune cose importanti:
- Posizionamento e indicizzazione (vedi punto 3 e 4) di un sito web sono il prodotto di una serie di fattori: velocità del sito, presenza di link esterni ed interni di qualità, presenza di immagini opportunamente inserite (tag-alt) e senza problemi di copyright. La velocità di caricamento di un sito è inoltre il prodotto anche di un sito ben costruito, con una sitemap snella, leggera e ben scritta, per cui tieni presente anche questo punto, che ha grande peso: negli ultimi anni è andata via via crescendo la rilevanza della velocità di caricamento di una pagina quale fattore con incidenza SEO, l’affidabilità del servizio di hosting e la potenza del server sul quale ti appoggerai sono fattori ancora più rilevanti per il tuo business in rete. GTMatrix è un tool molto semplice, che ti aiuta a capire cosa va e cosa rallenta il tuo sito.
- Non si va in testa alla classifica di Google in un giorno, e nemmeno in una settimana: la scrittura SEO è uno strumento potente di marketing digitale, ma è un processo lungo. Il sito deve crescere, arricchirsi di contenuti, i contenuti devono essere sempre ottimizzati, dovrai posizionare tante parole chiave e far crescere ranking e reputazione del sito, dovrai produrre contenuti di qualità e dovrai intercettare domande e richieste degli utenti, meglio degli altri.
- con “posizionamento” si indica la posizione in cui un dato sito appare nei risultati di ricerca.
- con “indicizzazione” si indica quante pagine web di un dato sito sono presenti all’interno degli indici dei principali motori di ricerca. La qualità dell’indicizzazione è data dal numero di pagine indicizzate, se tutte le pagine del nostro sito sono presenti nei motori di ricerca possiamo dire di avere una indicizzazione completa o al 100%.
SEO Marketing che funziona, i consigli
Per chiunque si avvicini alla scrittura SEO, ma anche per chi già ci sa fare, il primo ostacolo è quello di scegliere la parola o frase chiave del nostro contenuto. Da alcuni mesi, seguendo gli adeguamenti dell’algoritmo di Google, la parola chiave non è più il “santo Graal” della strategia SEO, non il solo perlomeno. Per penalizzare la tecnica del “keyword stuffing”, ovvero contenuti la cui parola chiave sia forzata e ripetuta in maniera ossessiva nel testo, Google e gli altri motori di ricerca danno oggi molto più risalto alla forma, all’integrazione organica delle parole chiave nei contenuti, e soprattutto al search intent (o user intent), ergo all’identificazione tramite parole chiave del contenuto particolare che ogni utente ricerca ad ogni evento di ricerca.
Per adempire al compito di trovare una parola chiave, non basterà sceglierne una che ci dia il famoso “semaforo verde” su WordPress, permettendoci finalmente di pubblicare l’articolo o mettere online la pagina web, ne tanto meno scegliere una parola chiave generica, presumendo che da lì un utente possa trovarci, e se poi volesse farsi un giro cliccherà.
Sbagliato. Per fare SEO, bisogna pensare SEO, cioè pensare come Google. Pensiamo ad una parola chiave generica, prendendo ad esempio una delle parole omografe tipiche della lingua italia: pèsca (o pésca!). Se scegliessimo come parola chiave “pesca”, l’unica cosa che otterremmo sarà gettare il nostro lavoro in un oceano di risultati tutti diversi: video, e-shop, notizie, offerte. Farci notare e trovare lì in mezzo potrebbe essere impossibile. In più, con una keyword così ampia, com’è possibile intercettare le domande, le richieste e la sete di informazioni dell’utente, o di un potenziale cliente? Questo vale pressoché per ogni parola chiave “singola”, quale che sia il suo ambito.
Quel che si può fare, con un buon lavoro di ricerca, è scegliere delle parole chiave che:
- siano effettivamente ricercate dagli utenti
- che sopravvivano alla ricerca, ovvero ai passaggi successivi di ogni SERP in cui l’utente ricerca informazioni sempre più dettagliate, “raffinate” su ciò che sta cercando
La strategia “long tail keyword” è quello che fa al caso vostro. Riprendiamo l’esempio e la “pesca” di prima: dovete posizionare una pagina in cui parlate, o vendete articoli per la pesca? Scegliete una frase chiave lunga, verticale, che sia ad esempio “pesca sportiva attrezzatura”, oppure “pesca sportiva (in) mare”, o ancora “pesca sportiva (in) mare regolamento”, “attrezzatura sportiva pesca prezzi”, “attrezzatura sportiva pesca usata”, e così via. Anche qui, due le cose da tenere a mente:
- non scegliete arbitrariamente la long tail keyword, ma consultate Google (sempre da incognito) e sbirciate i risultati suggeriti e soprattutto il loro volume di ricerca (quanti risultati per ogni SERP). Oltre a Google, usate dei tool professionali come SeoZoom o altri, per conoscere i trend stagionali per ogni keyword (“costumi” prima dell’estate, e “cappotto” prima dell’inverno), cosa sale e cosa scende.
- “content is king“: contenuto, contenuto e contenuto. Abbiamo visto che ripetere ossessivamente una parola chiave non serve, è anzi dannoso. Scrivere e fare SEO significa, sostanzialmente, dare delle risposte a delle domande, alle domande che gli utenti cercano, per cui non tentate di attrarli al click con un titolo che poi non rifletta il contenuto della vostra pagina, post o articolo: l’utente non troverà ciò che cerca, se ne andrà dal sito e si ricorderà di non metterci più piede. Allo stesso modo, non siate ambigui e non “menate il can per l’aia”, ma date subito ed in modo chiaro all’utente quello che l’utente che clicca cerca, e siate originali: non copiate brani di altre pagine qui e lì, tra copiare e fare propria una tecnica c’è differenza! In poche parole, soddisfate l’utente, o il cliente.
Una cosa che aiuta sia chi scrive e offre i suoi contenuti, beni e servizi, sia chi li cerca è la cara vecchia associazione di idee. Che tradotta in lingua digitale si chiama parole chiave correlate (LSI keywords): arricchisci il tuo testo (e non solo, anche i meta-tag delle immagini sono importanti, così come i sottotitoli) di tante parole correlate logicamente alla tua parola o frase chiave, parole che daranno all’utente le risposte che cerca (sempre con l’esempio della pesca: costi, prezzi, caratteristiche, nomi di brand, recensione del prodotto\evento). Siate esaustivi, senza essere noiosi: la frequenza di rimbalzo di un sito è un altro parametro SEO importante, fate in modo che – unendo contenuti impeccabili ed un sito ben costruito – l’utente resti a lungo su di una pagina, e poi continui a navigare sul sito.
Costruite, nel tempo, una rete di link interni al vostro sito, link ipertestuali che rimandino ad altri contenuti affini del vostro sito e che facilitino e prolunghino la navigazione. Per farlo, scegliete con cura l’anchor text, ovvero la parola o frase sui porre il link (non usate la vostra parola chiave come anchor text), e non disdegnate usare call to action e formule (“vuoi saperne di più?”, “clicca qui”) che invitino al click, ma senza esasperare. I link esterni “erano” importanti, ma col tempo sono diventanti spesso un fattore di perdita di reputazione di un sito, e visti come una tecnica di spamming. Se intendete apporre un link esterno, datevi un tono, fatelo linkando verso una fonte autorevole ed affidabile.
Per monitorare i vostri progressi nel tempo, scoprirete di non poter fare a meno di un tool come Google Analytics, una piattaforma complessa ma facile da usare che giorno dopo giorno vi fornirà i numeri sulle visualizzazioni di ogni singola pagina, traccerà un profilo dei segmenti di pubblico che frequentano il sito, del mezzo con cui questo arriva sul sito (da ricerca organica, da social, da referral) e dati sulla frequenza di rimbalzo e pagine di uscita per ogni singola pagina, e persino gli utenti attivi in tempo reale sul sito. Un tool imprescindibile, con cui costruire dei report per ogni periodo temporale, e che vi suggerirà quali parti del sito presentano problemi di caricamento è di velocità di esecuzione.
SEO Marketing che funziona: i risultati arriveranno!
Quando si fa SEO, il fattore tempo è un parametro da tenere a mente: diffidate di chi dice di potervi proiettare in pochi giorni in cima ad ogni SERP che ci interessi: non è così, e per salire di posizioni occorrono pazienza e studio. I vostri obiettivi e le vostre possibilità di scalare Google sono determinati anche dall’opportunità che le “vostre” parole chiave hanno di posizionarsi: scalzare un colosso dalla prima posizione potrebbe essere impossibile, piazzarsi però immediatamente dopo è invece più che fattibile, ed allo stesso modo posizionarsi entro le prime pagine di ricerca (3 o 4 al massimo, gli utenti non andranno oltre) su parole chiave generiche ma comunque di vostro ambito può essere considerato un buon risultato, significherà che il vostro sito inizia ad indicizzarsi a dovere. Al contrario però, se per una parola chiave lunga da voi usata il vostro sito non figura entro tale spazio, allora c’è qualcosa da rivedere.
A cosa può essere dovuta una mancanza di risultati? Controllate di non aver tentato parole chiave troppo competitive, fate esperimenti e variazioni, trovate la vostra “nicchia”. Ancora, controllate la velocità del sito: c’è qualcosa che lo rallenta? Qualche pagina non si esegue a dovere? Privilegiate per il vostro sito la versione mobile (discorso ampio, che tratteremo in seguito), oggi l’80% del traffico globale avviene su smartphone. Occhio anche ai link ipertestuali, soprattutto a quelli esterni: meglio pochi e selezionati, ma buoni, che tanti e di dubbia qualità.
I meta tag sono importanti! Il solo titolo SEO, cioè il biglietto da visita della vostra pagina, articolo, post è responsabile da solo di una grande parte del punteggio SEO totale (vogliamo dare i numeri? Diciamo 80%). Google e gli altri motori di ricerca guarderanno soprattutto a quello: curatelo bene e rispettate la lunghezza consigliata. Fate in modo che ogni vostro meta tag sia originale per ogni contenuto: niente duplicati e scorciatoie, non pagano. Occhio ai tag alt delle immagini che utilizzate, attenzione a non infrangere copyright e a compilare al meglio i campi tag alt: testo alternativo (parola chiave), titolo, didascalia e descrizione, rinominate le immagini prima di caricarle, e niente trattini! (-).
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