Novità importanti in casa SEO: Google ha rilasciato un nuovo algoritmo che si chiama BERT, ovviamente si tratta di un acronimo di Bidirectional Encoder Representations from Transformers. Ecco meglio l’acronimo, ma vediamo cosa significa e che impatto avrà e come funziona BERT senza perderci in troppe chiacchiere.

Nuovo algoritmo di Google rilasciato: come funziona BERT?

Si chiama: Bidirectional Encoder Representations from Transformers, ma utilizziamo l’acronimo BERT per comodità. In sintesi si tratta di un algoritmo che sfrutta la tecnica di rete neurale che permetterà a Google di sfruttare ancora meglio le ultime novità riguardanti il machine learning per comprendere le lingue in maniera molto vicina (ma non uguale) all’utilizzo delle lingue che ne fanno gli umani in estrema sintesi. Impatterà sui risultati di ricerca in posizione “zero” e sui Featured Snippet come vedremo nel paragrafo successivo. Pandu Nayak ne ha parlato in termini grandiosi, attualmente è attivo per risultati di ricerca in lingua inglese ed avrà una espansione rapida nelle ulteriori lingue in tempi piuttosto brevi.

Come funziona tecnicamente? Vediamo la scheda del nuovo algoritmo creato in casa Google e l’impatto grafico che avrà direttamente nella SERP con un esempio relativo ai featured snippet della posizione zero. Inoltre Diamo una occhiata al modo in cui cambierà anche i risultati di ricerca organici, ovvero come permetterà a Google di essere ulteriormente più chiaro e dettagliato nel fornire a chi utilizza il suo motore di ricerca, risultati ottimizzati al massimo.

La scheda di BERT

  • 👽Nome: BERT
  • 👀Cosa è: Nuovo algoritmo rilasciato da Google
  • ⌛Data rilascio: 25 ottobre
  • 💻Tecnologia: elaborazione del linguaggio umano attraverso una tecnica di rete neurale che lavora per la pre-formazione dell’elaborazione del linguaggio (piuttosto complesso da descrivere meglio?)
  • 🍿Novità I: cambiamento dei featured snippet
  • 🍿🍿Novità II: ma soprattutto consentirà a Google di comprendere meglio le sfumature intorno al linguaggio

Vediamo due esempi per spiegare meglio il funzionamento di BERT:

Nel risultato di ricerca zero il nuovo algoritmo permetterà di diventare ancora più chiaro, come mostrato da questa grafica rilasciata da Pandu. In questo caso si tratta di come parcheggiare in collina senza marciapiede. Ecco se prima l’algoritmo di Google si sarebbe focalizzato sulla parola marciapiede, ora riesce a comprendere che la richiesta sul motore di ricerca riguarda l’assenza di marciapiede, dando così vita al risultato di ricerca nella SERP giusto che l’utente sta effettivamente ricercando.

L’altro esempio riguarda invece il funzionamento della ricerca organica di Google e l’ordine che darà ai risultati nella SERP. Cosa cambia? Ora Google con BERT è in grado di capire che la richiesta di chi utilizza il motore di ricerca è quello di sapere le esigenze fisiche di un tipo di lavoro specifico come la medicina estetica. Prima avrebbe messo totale attenzione sui termini “stand-alone” e “stand” che sono presenti nella chiave d ricerca.

Sarà potenzialmente una scossa alle Serp, con un impatto stimabile di 1 a 10 relativamente alle query di ricerca (1 ogni 10 subirà modifiche). Contenti della novità?